Il soccorso alpino in Abruzzo diventa a pagamento. Il consiglio regionale ha approvato nel mese di dicembre 2016 le nuove norme che regolano il soccorso in ambiente montano nei casi di non reale necessità.
Tutto ha avuto inizio nella primavera scorsa, con la proposta dell’istruttore Paolo De Luca (alla quale avevamo dedicato questo articolo) cosciente del fatto che la maggior parte degli incidenti in montagna sono da ricondurre solo a superficialità e scarsa preparazione degli interessati, con ingenti costi per la collettività.
Con la nuova legge, i soccorritori dell’Abruzzo si mettono al passo con altre regioni del Nord Italia, come la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Trentino e il Veneto, dove l’intervento del soccorso alpino è a pagamento già da tempo, nei casi in cui venga riscontrato che non sussiste la reale necessità di verifiche diagnostiche o pronto intervento.
Gli escursionisti e gli appassionati di sci che intendono organizzare una settimana bianca in Abruzzo sono quindi avvisati: prima di avventurarsi in zone non consentite o su sentieri sconosciuti, meglio assicurarsi di avere a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria e informarsi presso i centri del turismo o le guide alpine. In caso di necessità (non grave), da ora in poi, la gita in montagna potrebbe costare molto cara…